Ultima modifica: 28 Aprile 2016
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Progetto sul bullismo al plesso Volta

L’obiettivo generale del progetto consiste nell’informare sul fenomeno del bullismo, nel cercare di prevenirlo e ridurlo all’interno della classe. In maniera specifica si incrementeranno le conoscenze e le competenze dei singoli individui, che saranno più sicuri nell’affrontare il fenomeno.
Il progetto è rivolto a tutti gli studenti frequentanti la scuola Volta di Gorla Maggiore e a tutti i genitori che vorranno partecipare.

 “Chi ha paura del Bullo?”
progetto finanziato dal Comitato Genitori di Gorla Maggiore
Definizione e analisi del problema
Il fenomeno del bullismo, da sempre presente nella scuola italiana, ha raggiunto delle percentuali vertiginose negli ultimi anni: i dati più aggiornati sottolineano come gli studenti di 12-13 anni si rivelano vittime del bullismo tradizionale con frequenze significativamente più alte degli studenti delle superiori, che il 34,7% dei ragazzi ammette di aver assistito o di essere stato vittima di episodi di bullismo, che il 14,6% del totale delle consulenze su problematiche inerenti la salute e la tutela di bambini e adolescenti sono incentrate su fenomeni di bullismo. Questo fenomeno sta prendendo pieghe sempre più inquietanti se si considera il fiorire e l’uso massivo di social network e mezzi di diffusione di foto e video, dando via al cyber-bullismo, subdolo, difficile da stanare e da eliminare. Il fenomeno coinvolge ogni aspetto della vita dell’adolescente, sia della vittima ma anche in alcuni casi del bullo stesso: si lega un disagio a livello personale, relazionale, familiare, scolastico. Spesso infatti ogni dimensione del giovane adolescente è assorbita dalla vergogna, dalla paura, dall’incapacità di rompere circoli viziosi in cui sembra impossibile uscire. La famiglia stessa è assorta in questo disagio, incapace di dare mezzi utili al proprio figlio in difficoltà.
 
Identificazione degli obiettivi
L’obiettivo generale del progetto consiste nell’informare sul fenomeno del bullismo, nel cercare di prevenirlo e ridurlo all’interno della classe. In maniera specifica si incrementeranno le conoscenze e le competenze dei singoli individui, che saranno più sicuri nell’affrontare il fenomeno, facendo derivare un atteggiamento più produttivo.
 
Beneficiari interventi
Il progetto è rivolto a tutti gli studenti frequentanti la scuola secondaria di primo grado di Gorla Maggiore e tutti i genitori che vorranno partecipare.
 
Modello intervento e attività da svolgere
Usando principalmente il concetto di empatia saranno presentati a genitori ed alunni tematiche legate al bullismo, in cui possono attivamente sperimentarsi nel pensiero di come affrontare delle ipotetiche situazioni. Per gli studenti sono previsti degli incontri in cui saranno proiettate slides, fotografie, video e in cui saranno ingaggiati in lavori di gruppo e focus-group, oltre a dei momenti di brain-storming.
In particolare le classi prime e seconde dell’Istituto svolgeranno tre incontri di un’ora, così gestiti:
  • 1° incontro: attraverso un lavoro in gruppi si effettua un esercizio di empatia, dove i ragazzi sperimentano vari situazioni in cui mettersi in un’ottica di supporto e non di esclusione. Si sottolinea come lavorare in un gruppo eterogeneo sarà un aspetto presente in molti ambiti della vita (scolastica, sportiva, associazionistica) in cui tolleranza e analisi dei bisogni altrui creerebbero un clima pronto ad accogliere i momenti di difficoltà che ogni adolescente affronta nella vita. In questo clima di rispetto, tutelante e rassicurante per ogni studente, ognuno dovrebbe poter esprimere le proprie emozioni, specialmente negative, senza troppa paura del giudizio e di essere escluso per questo. Queste emozioni, che capitano a chiunque nella vita, sono discusse nella classe, cercando di capire come si esprimono o come si possono nascondere. Si propone una ridefinizione comune del concetto di empatia.
  • 2° incontro: mostrando varie foto e video si analizza il fenomeno del cyberbullismo, specialmente nelle caratteristiche di diffusione di dati sensibili e possibili conseguenze connesse.
  • 3° incontro: sarà steso un identikit del bullo, mostrandone i lati fragili e notando le similitudine con la figura della vittima; saranno inoltre elencati e spiegati tutti i contatti a cui rivolgersi in caso di bullismo subito.

Per la classe terze invece sarà disponibile un solo incontro di un’ora che avrà principalmente come tema l’affacciarsi al mondo delle scuole superiori, e quindi l’aggravarsi di responsabilità e gravità nei casi di bullismo, anche se solo osservato. Questo incontro vuole essere una riflessione su come il fenomeno potrebbe manifestarsi in un contesto più ampio, meno controllato e sicuro.

Per i genitori invece sono proposti quattro incontri in orario serale, così distribuiti:
  • 1° incontro: presentazione del progetto rivolto ai figli, discussione delle criticità nell’attuazione
  • 2° incontro: presentazione delle varie forme di bullismo, delle modalità adottate dal bullo e dalla loro vittima, delle espressioni del disagio presenti in adolescenti che lo subiscono
  • 3° incontro: discussione condivisa riguardo il tema (focus-group). Lo psicologo, facilitatore del gruppo, cercherà di raccogliere varie opinioni e idee, confrontandole tra di loro in maniera costruttiva, sottolineando come spesso non emergano chiaramente i ruoli della vittima e del carnefice, ma come spesso ci siano delle situazioni intermedie, in cui si delineano figure come il difensore, il sostenitore e l’aiutante del bullo
  • 4° incontro: presentazione dei risultati delle valutazione degli studenti, feedback sull’andamento del progetto, discussione di punti critici del tema.

Valutazione e proposte future

Nell’ultimo incontro sarà somministrato ai ragazzi un breve questionario dove sarà valutato il grado di chiarezza, di gradimento e di utilità del progetto appena svolto. Si cercheranno inoltre di raccogliere suggerimenti e critiche. Questi dati saranno poi analizzati e discussi con gli insegnanti e i genitori, in modo da capire che modifiche apportare per eventuali progetti successivi.

Mezzi e risorse

Gli incontri saranno tenuti dallo psicologo dott. Marco Aldegheri all’interno dell’aula scolastica della classe interessata, con la possibilità di usufruire di un proiettore per le slides e i video presentati. Gli incontri si svolgeranno all’interno dell’orario scolastico, di intesa con i professori disposti a cedere delle lezioni per l’effettuazione del progetto. Le serate con i genitori saranno anch’esse tenute all’interno della scuola

Interventi nelle classi

giorno/ora
8,05 – 9,05
9,05 – 10,00
10,10 – 11,05
11,05 – 12,00
martedì 8 marzo
1B
1A
2A
2B
lunedì 14 marzo
3A
2A
2B
3B
martedì 15 marzo
 
 
1A
1B
lunedì 21 marzo
2B
1B
2A
1A

 

Incontri con i genitori

Gli incontri con i genitori si terranno presso l’aula magna della scuola alle ore 20,30 nei seguenti giorni:

martedì 8 marzo,
martedì 15 marzo,
martedì 22 marzo
martedì 5 aprile